Verso il primo giorno di scuola: un nuovo inizio per tutti

Verso il primo giorno di scuola: un nuovo inizio per tutti

Erano i giorni prima di Carnevale quando bambini e ragazzi, al suono dell’ultima campanella, sono usciti da scuola salutandosi con il solito “ci vediamo dopo le vacanze”. Peccato che dopo quelle vacanze a scuola non si sia tornati, e nemmeno la settimana dopo e neppure quella dopo ancora. Quei giorni hanno segnato infatti l’inizio della situazione di emergenza sanitaria Covid-19, che non ha risparmiato nessuno: così come gli adulti, bambini ed adolescenti si sono ritrovati a fare i conti con le rapide conseguenze della pandemia.  

Una situazione iniziale di inaspettata “vacanza” si è trasformata presto in una nuova realtà per tutti gli studenti: la scuola si faceva da casa, attraverso il computer e senza la presenza fisica di compagni, amici ed insegnanti. La didattica a distanza è stata dunque una risposta emergenziale alla condizione inattesa ed imprevedibile in cui ci siamo trovati. I diversi protagonisti della scuola hanno affrontato tutto ciò non senza difficoltà: insegnanti con poca dimestichezza con gli strumenti elettronici, bambini troppo piccoli per utilizzarli in autonomia, adolescenti che li usano per altro, genitori impegnati sul fronte lavorativo e contemporaneamente su quello educativo. Sfiniti, a giugno si sono salutati tutti con la speranza di ritrovarsi in classe a settembre.

Settembre è qui, la riapertura delle scuole è vicina e le incertezze sono ancora molte. Quello che è certo, a mio avviso, riguarda il fatto che per molti il rientro a scuola sarà come un nuovo “primo giorno di scuola”. Bambini e ragazzi infatti troveranno una scuola diversa rispetto a come l’hanno lasciata e avranno bisogno di tempo per ambientarsi a questa nuova situazione fatta di banchi distanziati, sorrisi e smorfie nascosti da una mascherina, divieto di incontrare il migliore amico o la fidanzata dell’altra classe. Mancherà il compagno di banco da cui sbirciare, mancheranno le corse nei corridoi e gli scambi di giochi e merende, segno di condivisione e dono di qualcosa di sé all’altro.

La grande sfida di quest’anno scolastico sarà trovare nuovi modi, all’interno della scuola e di ogni singola classe, per coltivare il legame e le competenze sociali, rispettando le regole che la situazione sanitaria impone, al fine di evitare che il distanziamento fisico sfoci anche in distanziamento affettivo. La scuola è relazione, scambio, movimento: se questo resta, nonostante tutto, allora la scuola esisterà ancora. Il grande insegnamento che quest’anno scolastico potrà offrire ai bambini e ragazzi, adulti di domani, sarà invece quello di aiutarli a comprendere ed accettare che nella vita, a volte, siamo chiamati a fare alcune importanti rinunce per un bene superiore e collettivo.

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